Caratteristiche della nostra scuola

SCUOLA FAMILIARE

Una scuola in cui tutti -genitori, bambini e insegnanti- possano sentirsi partecipi di un’opera volta al bene altrui e della società in un clima di vera libertà.

Genitori e insegnanti collaborano unitamente al compito educativo. I genitori, quindi, non delegano la formazione agli insegnanti, ma vi partecipano attivamente, portando le loro conoscenze ed esperienze.

I nostri alunni non vanno alla scuola dell’obbligo, perchè la scuola dell’obbligo non esiste: esiste solamente l’obbligo di educare e istruire i figli. La Costituzione italiana garantisce la libertà nelle scelte educative dei genitori.


LA DIDATTICA

La didattica adottata è, per quanto possibile, attiva ed esperienziale: gli alunni sono attori di quanto apprendono e non spettatori di una lezione. Pensiamo che questo sia il metodo più efficace per stimolare l’interesse nei bambini. La nostra scuola intende offrire una formazione che non sia centrata esclusivamente sull’apprendimento cognitivo e lo studio mnemonico, cercando piuttosto di sviluppare le potenzialità di ciascuno attraverso una giusta miscela di piacere (gioco), impegno (studio) e competenze (laboratori e lavori manuali).

La didattica e i tempi di apprendimento sono calibrati sul singolo individuo, tenendo conto del suo contesto familiare, della personale maturazione, della propria indole, dei propri talenti e caratteri distintivi.

Si vuole evitare di insistere sulle nozioni, fornendo però basi solide. Concretamente, questo comporta: adeguato volume di materiale didattico (libri e quaderni), compiti e studio a casa mirati.

Alla scuola primaria non consideriamo fondamentale il concetto di profitto scolastico. Un sistema scolastico basato sui voti rischia di stimolare i bambini al risultato, in un contesto che diventa competitivo anziché collaborativo, producendo stress e annullando il piacere dell’apprendimento. Riteniamo che l’uso dei voti vada molto limitato nella scuola primaria. L’esperienza ci ha portato a capire che, crescendo, i ragazzi stessi chiedono la valutazione di quanto fatto: si dà più spazio alle valutazioni, perciò, nelle classi delle medie.

I compiti per casa vanno assegnati facendo in modo che il bambino/ragazzo possa svolgerli in autonomia, senza che debbano supplire i genitori. Riteniamo opportuno il riposo nel tempo del fine settimana e delle vacanze.

Si tratta, in sostanza, di dare spazio alla creatività, non insistendo sulla quantità di esercizi da svolgere, ma sul piacere di scoprire il mondo che ci sta attorno.


EDUCAZIONE CRISTIANA

(questa sezione riprende estratti dai documenti della dottrina sociale della Chiesa Cattolica)

L’educazione cristiana anzitutto deve tener fermo il concetto della persona umana integrale, in ordine al quale ogni uomo deve essere messo in grado di “sviluppare armonicamente le proprie doti fisiche, intellettuali, morali” e il proprio senso religioso (cfr. GS 61; GE, 1).

Per quanto concerne l’ordine fisico, l’educazione dovrà stimolare e formare:

– alla conservazione, stima e rispetto della natura (mondo cosmico, piante, animali) in mezzo alla quale Dio ha posto l’uomo quale dominatore, operatore e custode (cfr. Gn 1,28-29)

– a rispettare il proprio corpo, mantenendo condizioni d’ambiente adatte a custodirlo ed esercitandolo altresì con iniziative che possano giovare a mantenere l’equilibrio dello spirito (GS, 61)

– a curare la proprietà e l’ordine nella persona e nelle cose, a evitare l’ozio e a usare bene del tempo: tutto questo a motivo di giustizia e di carità e per ricavarne i migliori vantaggi intellettuali e morali

– a valorizzare, secondo il disegno di Dio e nel rispetto delle sue leggi, le risorse della natura per assicurare il proprio sostentamento e quello altrui, la graduale liberazione dello spirito dall’eccessiva fatica corporale, una sempre migliore conoscenza, elevazione e utilizzazione dell’universo; tutto questo però senza mai considerare il progresso economico e scientifico come valore primario e senza mai subordinare l’uomo alle esigenze insaziabili, e talvolta crudeli e soffocanti, della produzione

– ad allenarsi alla fatica della ricerca, del lavoro proporzionato al sesso e all’età, della conquista delle cose, per riuscire ad affrontare quella fatica più elevata che viene richiesta per il raggiungimento della verità e del dominio di sé in un regime di austerità personale che dia all’uomo interiore vigore e libertà e lo disponga a mantenersi forte anche nelle avversità, nelle privazioni e nelle inevitabili difficoltà che la vita non risparmia a nessuno.